venerdì 8 giugno 2012

Lettera aperta alla classe politica locale: attenzione, se non si cambia si rischiano i forconi.

Giovedì 7 giugno, l'amministrazione ha annunciato le aliquote per l'IMU 2012. Per quest'anno l'aliquota per la prima casa resta al 4%o mentre per tutti gli altri immobili l'amministrazione ha deciso di aumentare l'aliquota ordinaria di 2 punti passando dal 7,6%o al 9,6%o.

Innanzitutto una precisazione. L'IMU così come è stata progettata è di fatto un'aspiratrice di risorse che avvantaggia non i comuni ma lo stato centrale ( con buona pace dei federalisti). Infatti gli importi più cospicui sugli immobili diversi dalla prima casa sono al 50% tra comuni e stato centrale. Pertanto in alcuni casi, i comuni (ed è il caso di Adelfia) rischiano addirittura di incassare meno rispetto alla vecchia ICI con l'aliquota base che invece andava interamente ai comuni. Creando, se non variata, buchi di bilancio.

Detto questo, per coerenza e correttezza, resta un dato politico, si continua a fare cassa con le tasse e si fa ancora troppo poco sul versante dei tagli.

Innanzitutto si attende da oltre sei mesi un regolamento sugli immobili comunali, continuando pertanto, come già spiegato nel numero precedente, a perpetrare un danno alle casse comunali per tutte quelle associazioni che beneficiano del comodato d'uso gratuito. Dato che certamente nessuno provvederà a recuperare le somme pregresse, quanto meno sarebbe il momento di individuare una data di chiusura dei comodati, senza aspettare il regolamento. Per questo non serve aspettare il regolamento. Lo si può fare domani. E' una questione di equità.

In secondo luogo, come più volte dimostrato è necessario rendere più efficiente la macchina amministrativa, non solo per gli acquisti superiori ai 50.000 euro ma soprattutto per gli acquisti di piccolo importo. E 'necessario un albo fornitori per le spese ordinarie ( carta, toner, cancelleria, PC ecc..) dove ho più volte dimostrato che attualmente si spende mediamente il 30% di più.

Infine, e non da ultimo, ricordo che dal 2013 i cittadini adelfiesi avranno, ormai è certo visti i dati, un salasso per la futura TARSU. La nomina della nuova società che dovrà gestire la raccolta differenziata latita e per i cittadini è prevista praticamente un raddoppio ( non è una esagerazione, ma quello che accadrà) della tassa sui rifiuti.

Queste sono le risposte politiche che i cittadini adelfiesi attendono. Le soluzioni tampone fin qui adottate, sono servite a esigenze di necessità e di urgenza. Adesso è necessaria una risposta di progettualità. Quale disegno economico, politico, finanziario e sociale vogliamo dare al nostro paese? O si interviene subito, o il rischio è che l'anno prossimo, una popolazione sempre più esasperata, scenda in piazza, prenda i forconi e non distingua più tra buona e cattiva politica. Non ci saranno più scuse che terranno ( crisi economica, tagli ai trasferimenti ecc. ) in quanto sarà non un fallimento amministrativo ma POLITICO.

Antonio Di Gilio

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