mercoledì 1 agosto 2012

Bando selezione personale ex-UMA...quando l'ampio respiro diventa fiato corto

E' stato indetto un apposito bando di selezione pubblica per titoli per  il conferimento  di  incarichi  ex  UMA.

In breve  sono state trasferite dalla Regione Puglia ai Comuni, le funzioni e compiti amministrativi già svolti dagli Uffici Agricoli di Zona (UU.AA.ZZ.) in materia di agevolazioni fiscali per gli utenti di motori agricoli (U.M.A.) e al rilascio dei buoni di prelevamento.

La Regione Puglia ha in parte trasferito ai Comuni facenti richiesta i dipendenti già in organico. Gli altri, invece procedono autonomamente nei modi più svariati. Il comune di Bitonto o Scoranno (LE) ad esempio hanno deciso di far gestire a dipendenti già in pianta organica stabile questo compito.Qui la delibera del Comune di Scoranno

Il comune di Adelfia, ha legittimamente ritenuto che il suo personale sia già esiguo da dover produrre un apposito bando di selezione. Tuttavia, come dice un vecchio adagio, il diavolo si nasconde nei dettagli.

Nel bando in oggetto ci sono delle anomalie che lasciano quanto meno riflettere. Innanzitutto il lavoro è sostanzialmente amministrativo e quindi circoscrivere il tutto a persone con diplomi e laurea nel settore agricolo è una forzatura. Tuttavia, dato che evidentemente il comune vuole (probabilmente) risparmiare tempo in formazione ha ritenuto di restringere il campo.

Ma è nei requisiti che qualcosa mi sfugge. Nel punto 6. si afferma " Titolarità di attività lavorativa ubicata sul territorio comunale;". Detto in parole semplici se uno di Valenzano ha tutti i requisiti ma non ha "titolarità di attività" nel comune di Adelfia è escluso. Il tutto mi lascia perplesso, tanto da ritenerlo inverosime. Ma tra i documenti da allegare alla domanda si richiede " Residenza di vita privata e lavorativa in Adelfia". Quindi non solo si deve lavorare ad Adelfia ma essere pure residenti. Il motivo secondo cui uno che ha la "titolarità di attività" di Adelfia sia migliore ( perchè l'obbiettivo dei concorsi è selezionare i migliori) di uno che lavora in un qualsiasi altro comune d'Italia non è dato a sapersi.

Ma proseguiamo. Scorrendo il bando nella parte che individua i meccanismi di attribuzione dei punteggi proseguono quelle che per me sono ingruenze. Per il diploma di perito agrario, giustamente, si attribuiscono maggiori punti a chi ha preso un voto maggiore. Tuttavia questo meccanismo, certamente più corretto, si dimentica di inserirlo per chi ha invece preso una laurea triennale e/o specialistica. Insomma un diplomato con il massimo dei voti prende massimo 1,50 punti. Uno con Laurea Specialistica ( non importa se ha preso il minimo o 110 e lode) ne prende 4. Continua a sfuggirmi la logica del bando.

Ma ancora. Magari sarò capzioso (ricordo che parliamo di semplice attività amministrativa e di pratiche) ma vengono attribuiti maggiori punti a chi ha svolto attività libero-professionale per più anni. A prima vista ha una logica. Se svolgo quell'attività professionale da 30 anni (probabilmente) sarò più preparato di uno che svolge la stessa attività da 10. In realtà è una forzatura. Paradossalmente se ho fatto il dipende in un'azienda nel settore in questione (magari per 20 anni) e ho deciso di mettermi in proprio con una mia attività professionale (Sic) ad Adelfia da 10, mi saranno conteggiati solo 10 anni e quindi prendero 2,5 punti mentre il professionista da 30 anni ne prenderà 7,5 (ma entrambi lavoriamo da 30 anni). E assurdità nell'assurdità, magari il dipendente ha pure lavorato come ex UMA proprio alla Regione Puglia

Dove sta in tutto questo la meritocrazia?

Faccio notare, non da ultimo, che il contratto in questione è annuale rinnovabile...non noccioline e poco importa se i contributi provengono dalla Regione Puglia. Che l'ampio respiro stia diventando un lungo e straziante fiato corto?

Antonio Di Gilio

QUI il bando

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