giovedì 24 gennaio 2013

Conferenza sul randagismo del 20/01/2013

Domenica 20 gennaio 2012 alle ore 10:30 si è svolta presso la Biblioteca Comunale una conferenza sul randagismo ad Adelfia, organizzata dal gruppo Facebook "Adelfia Senza Censura" con la collaborazione tecnica di Giacomo Pirolo e dell'UTE Adelfia.

Alla conferenza, aperta a tutti i cittadini, erano presenti rappresentanti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, nelle persone di Michele Lafirenza e l'avvocato Milillo, l'assessore all'ambiente Francesco Cafarchia, il sindaco Vito Antonacci e rappresentanti della ASL. Hanno accettato l'invito tutti tranne la ASL, che non ha comunicato alcuna risposta nonostante la richiesta regolarmente protocollata.

Ho introdotto la conferenza con un breve discorso introduttivo, nel quale ho enunciato gli ultimi provvedimenti adottati dall'amministrazione sull'argomento.

1) Il 2 ottobre 2012 il Sindaco emana l'ordinanza n. 29, con la quale stabilisce la procedura per l'accalappiamento dei cani, nel seguente modo:
- La ditta "Natura Center Cassano Murge" avrebbe provveduto alla cattura dei cani randagi;
- La ASL avrebbe sterilizzato a propria cura e spese i cani del territorio;
- I volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane avrebbero accolto nelle proprie abitazioni i cani per la degenza post-operatoria;
- Dopo la degenza, i cani sarebbero stati conferiti al canile privato di Adelfia, gestito dalla società MODI srl.

2) Il 30 ottobre 2012 il Consiglio Comunale approva con Delibera n. 41 il Protocollo D'intesa tra Comune e Lega Nazionale per la Difesa del Cane per la realizzazione e la gestione associata di un canile sanitario con annesso rifugio.

Nonostante questi due atti, da una parte i cani non sono stati accalappiati, mentre dall'altra la costruzione del canile e del rifugio non è ancora iniziata.

Ho passato, quindi, la parola al Sindaco, chiedendogli perché l'Ordinanza non si è mai realizzata nei fatti.


(Trascriverò, d'ora in avanti, le parole degli ospiti citandoli direttamente)


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Sindaco: "Il randagio non può essere catturato, microchippato, sterilizzato per poi, accertate le condizioni di non aggressività, rimesso in circolazione perché abbiamo un problema, che è quello legato al canile sanitario. Senza il canile sanitario, non è possibile eseguire ordinanze che poi abbiano una finalizzazione effettiva. Tutti i comuni che hanno affrontato significativamente il problema, lo hanno risolto costruendo canili sanitari, che per legge devono avere necessariamente natura pubblica, diversamente dal rifugio. Ci siamo da subito affidati al rapporto con la Lega, senza disconoscere il valore dell'inizativa privata, perché mentre inseguivamo il rapporto con la Lega, si completava una iniziativa privata che vede oggi sul territorio un rifigio di proprietà privata. Nonostante questa iniziativa privata, manca la parte pubblica sanitaria.
Allora come sapete, abbiamo costruito un percorso, ci siamo portati in una trasmissione in cui abbiamo sancito la volontà della Lega di acquisire la proprietà di un terreno per poi destinarlo a canile sanitario e rifiugio. Ovviamente la Lega, come è giusto che sia, doveva sobbarcarsi di oneri di realizzazione in cambio di una sorta di privativa di gestione per un certo lasso temporale. Ci siamo, appunto, portati in Consiglio per approvare un Protocollo D'intesa per sancirne i contenuti. Che cosa prevedeva? Prevedeva che la Lega costruisse sia la parte del rifugio sia la parte sanitaria, dopodiché, attraverso uno "stacco" della particella destinata al canile sanitario, donava il canile sanitario al Comune ed in cambio il Comune affidava per 15 anni la gestione alla Lega. Dopodiché, e su questo Michele sarà più preciso di me, c'è un problema che attiene alla capitalizzazione dell'opera. Noi, per quanto mi riguarda, siamo qui a ribadire la volontà serena ed assolutamente convinta di perseguire questo obiettivo, e non c'è motivo per venir meno. Ho fatto personalmente una lettera destinata alla Lega un po' di settimane fa, per sollecitare anche la sottoscrizione del Protocollo D'intesa così come approvato dal Consiglio, ovvero, perché so che vi sono dei dubbi su alcuni passaggi del Protocollo, per modificarlo e tornare in Consiglio. Attendo, da questo punto di vista, un'iniziativa precisa da parte della Lega.
Nel frattempo, quello che possiamo fare, e su questo Francesco (Cafarchia, n.d.r.) sta appunto lavorando per tentare una soluzione di questo tipo. Abbiamo fatto una lettera per tentare di gestire l'emergenza, perché in ogni caso noi abbiamo bisogno di un canile sanitario, almeno temporaneo. Qual è la nostra idea? Abbiamo questa struttura privata. Ora il quesito è: è possibile destinare una parte della struttura, che pur ha le caratteristiche oggettive di destinabilità, a canile sanitario? E' possibile convenzionarsi per un certo lasso di tempo con la struttura privata affinché lì si possano fare le microchippature e le sterilizzazioni e nel rifugio, che resta rifugio perché quella è un'autorizzazione già concessa, destinare i cani più pericolosi per una più lunga degenza?
Noi abbiamo mandato una lettera alla ASL, sia al dottor Mattoni, sia al dottor Troiano, perché questa autorizzazione ci venga concessa. Se a questa lettera ci viene fornito assenso da parte della ASL, io farò un'ordinanza che non abbia come recapito finale il privato cittadino generoso. Ecco perché questa Ordinanza (n. 29 del 2 ottobre 2012, n.d.r.) ha scontato l'attuazione, se non c'è la possibilità di un recapito finale di tipo sanitario e poi di un affidamento di carattere plurimo, è chiaro che resta lettera morta. Ricevuta questa risposta (dalla ASL), il Sindaco emetterà una nuova Ordinanza in cui

ordina sempre alla Natura Center, società convenzionata con la ASL per poter gestire l'accalappiamento, ed alla ASL di accalappiare il cane per poi portarlo alla microchippatura ed alla sterilizzazione presso quella temporanea destinazione sanitaria che la struttura privata avrebbe, per poi seguire quello che la Legge prevede, vale a dire l'affidamento, ecc...
L'unica cosa che spero possa venir fuori da questa occasione, è che si sostenga questo percorso, perché è evidente che l'autorizzazione della ASL è straordinaria e temporanea. E' evidente che o si condivide tutti assieme la soluzione ed anche l'emergenza in atto, o è chiaro che quando si manifestano divaricazioni in un'opinione, alla fine la ASL dice: "Siccome la legge prevede che voi vi dovete costruire il canile, costruitelo se siete capaci, altrimenti tenetevi i cani dove stanno". Su questo occorre giocare una partita intelligente, che guarda gli interessi oggettivi della città."


Michele Lafirenza, LNDC: "Le sterilizzazioni non sono state fatte perché la ASL, dopo essere venuta la prima volta, ed aver preso 11 cani, ci ha detto che noi non potevamo più prendere i cani perché non avevamo la struttura sanitaria. Questa settimana abbiamo riportato questi cani alla ASL, per la sterilizzazione. Dopo i controlli, la ASL li ha sterilizzati lo stesso, ma dopo ha detto di non andare più perché Adelfia non ha il canile sanitario.
Noi facciamo tutto il possibile per togliere i cani dalla strada, sosteniamo migliaia di euro di spese, tutte a carico dell'associazione. Anche se ci fosse il sanitario, la ASL non farebbe tutti gli interventi. Quel tipo di discorso andrebbe a carico dell'associazione o il Comune dovrebbe convenzionarsi con un veterinario del posto. Ma questo sta sempre alla bontà dei veterinari, che se vogliono aiutano, se non vogliono, perché non avete i soldi, vi mandano a casa. Noi per fortuna abbiamo qualche veterinario che ci aiuta in questi interventi dimezzando i costi."


Intervento di una cittadina: "Io vorrei capire la tempistica qual è, se si arriva a convertire il canile privato in sanitario. Per risolvere questo problema quanto tempo ci impiegate? Qui bisogna trovare la soluzione nel giro di poco tempo. Proprio perché abbiamo già la struttura presente sul territorio, fatelo."

Assessore Cafarchia: "Io capisco la preoccupazione. Ma quando il problema non è solo in capo all'Ente pubblico che io rappresento, ma anche ad altri Enti pubblici, devi ragionare. E quando di fronte hai una normativa che ti lascia perplesso, devi trovare delle soluzioni che sono delle forzature per interesse pubblico. Quando ho capito che i tempi della costruzione del canile da parte della Lega si allungavano, ho iniziato a ragionare per come risolvere il problema. Ho parlato con tutti i dirigenti sanitari, perché questo problema dipende da loro e non da noi e ho pensato a ragionare su come fare per sterilizzare. Siamo partiti da un'ordinanza, e abbiamo capito qual è il problema, che è quello che diceva il Sindaco. Personalmente ho chiamato il Sindaco del Comune di Acquaviva, quando abbiamo preso gli 11 cani, e gli ho chiesto se potessi sterilizzare lì i cani. Lui mi ha detto di sì. Dopo 5 minuti la ASL mi ha chiamato e mi ha detto: "Tu qui non porti nessuno". Dopodiché ho ragionato per una soluzione nel breve. Questa volta prima di emettere l'Ordinanza ho ragionato con la ASL e con la ditta privata di Adelfia cui ho chiesto l'uso della sala operatoria e dei servizi annessi di 5 gabbie per destinare i cani per la degenza. La ditta mi ha risposto il 17 dicembre dandomi in uso gratuito le 5 gabbie e la sala operatoria dove i veterinari della ASL devono intervenire per sterilizzare. Dopodiché ho chiamato i dirigenti ASL, avvisandoli che, prima di emettere un'Ordinanza contingibile ed urgente previo parere della Prefettura, gli avrei mandato una lettera nella quale dico che qui ci sono aggressioni, ci sono tanti cani, ci sono denunce e noi abbiamo bisogno di sterilizzare, e siccome voi (ASL) non ci fate sterilizzare i cani, noi abbiamo questa possibilità temporanea, in attesa che si possa trovare un'altra soluzione. E' impegno mio personale, che lunedì andrò a Triggiano e a Bari a ragionare con i dirigenti della ASL a chiedere un parere preventivo, altrimenti mi devo attrezzare per fare altro. Io in quella lettera gli ho scritto che ho in uso gratuito le gabbie, che ho in uso gratuito la sala operatoria e servizi annessi, quindi strutture idonee, e che emetterò un'ordinanza per fare sterilizzare. Se mi dai il parere sulla possibilità sanitaria di quella struttura è bene, se no dammi un'autorizzazione provvisoria. Lunedì, martedì mi recherò personalmente dai due dirigenti e probabilmene se mi danno l'ok emetteremo l'ordinanza contingibile e contingente. E' ovvio che se c'è il buon senso, probabilmente per la settimana prossima abbiamo la risposta e possiamo partire con l'Ordinanza e probabilmente inizieremo a risolvere il problema. L'unica strada al momento percorribile è questa, purtroppo altre non ce ne sono. Questa è la verità. E' ovvio che quando non si alzano gli scudi e si lavora tutti insieme, di fronte gli uffici competenti sono disposti a ragionare. Se invece si fa tanto baccano, dall'altro lato si potrebbero avere degli scudi. Speriamo che ci sia ragionevolezza soprattutto da parte di chi ci sta dando una mano per poter risolvere il problema".

Biagio Cistulli, Consigliere Comunale: "La Giunta ed il Consiglio Comunale hanno prodotto degli atti, Sindaco. La Convenzione con la società MODI è stata firmata a settembre, come rifugio, ma a questo punto era un atto perfettamente inutile se non si verificava la questione del sanitario. Però lei richiama la soluzione del problema, se non dovesse verificarsi questa collaborazione, con la costruzione del canile sanitario da parte della Lega. Quindi io chiedo espressamente se questa disponibilità finanziaria c'è, ci sarà a breve, fra un anno? Questa è una cosa che tutti i cittadini vogliono sapere per capire se la soluzione del problema è vicina. Il Consiglio Comunale ha prodotto un ulteriore atto, che agli occhi della gente però potrebbe sembrare inutile".

Michele Lafirenza, LNDC: "Noi ci siamo impegnati a trovare questi fondi. C'è stata una ditta che ci aveva promesso la costruzione di tutta la struttura. Questa ditta dopo 15 giorni ci ha detto che non poteva fare più niente. Siccome noi purtroppo non siamo abituati a dire e a fare quello che diciamo, stiamo cercando in tutti i modi di recuperare questi soldi. Stiamo cercando bandi regionali, stiamo cercando di fare una colletta generale, stiamo andando avanti. Non so i tempi reali che ci vorranno, ma la cosa verrà fatta, anche perché oltre ai soldi servono permessi regionali, comunali e della ASL.

Intervento di una cittadina: "Nel frattempo, l'amministrazione non potrebbe pensare di investire solo per quanto riguarda il canile sanitario, che comunque verrà al Comune?"

Sindaco: "La cosa che tu dici è di buon senso. Ma non si può investire denaro pubblico su proprietà privata. Adesso il cerino è nelle mani dei due dirigenti, ai quali abbiamo servito su un piatto d'argento la disponibilità di un privato e di una struttura a costo zero per la comunità. Sarebbe una violenza non fare uno sforzo in questo senso. Acquisito questo, qual è la prospettiva? Intanto, noi abbiamo un problema di forma, che è sostanziale. Intanto, noi abbiamo impegnato il Consiglio Comunale a votare qualcosa. E' importante che la questione della volontà espressa di intendersi con la Lega sia in qualche modo definita. Cioè: la Lega è ancora interessata a questo percorso? Si, e in quanto tempo? Ci deve dare una risposta.
Nel frattempo, non possiamo andare a costruire il canile sanitario lì, perché non è una proprietà nostra e la struttura deve necessariamente avere titolarità pubblica e deve essere costruita su una proprietà pubblica. La tua proposta potrebbe essere corretta se individuiamo un terreno di proprietà pubblica e realizziamo un canile sanitario. Ma perché noi abbiamo ritenuto di privilegiare il percorso della Lega? Perché non basta costruire un canile sanitario, la preoccupazione è come gestirlo, come portarlo avanti. Perciò, il "pacchetto" della Lega era convincente perchè ci consente di avere una prospettiva di gestione.
Intanto noi affrontiamo questa emergenza entro questa settimana in questo modo. Dopodiché io ho inviato una lettera in cui dico: "Fateci sapere che cosa intendete fare rispetto a questa cosa". L'unico suggerimento che do alla Lega è che non si può prima mettersi l'abito e poi le scarpe. Cerchiamo di avere tutti la certezza che quando si chiede la disponibilità di un Ente pubblico, ci sia la fonte di finanziamento, altrimenti ci areniamo e si allungano i tempi. Avuta la risposta, a questo punto con tempi certi, che la Lega deve certificare come impegno, pena la risoluzione degli impegni reciprocamente sottoscritti, noi passiamo passare all'idea che proponevi tu. Perché ho bisogno di risolvere il nodo con la Lega e, semmai, poi aprire la volontà della Pubblica Amministrazione di costruire una sua parte sanitaria in un altro terreno o magari nello stesso terreno che la Lega ci dona.
Il randagismo è importante che si affronti anche in una sfida collettiva, anche per diffondere una cultura dell'affido, dell'adozione. Perché molti randagi possono essere tranquillamente presi in carico da famiglie. Anche su questo bisogna fare uno sforzo collettivo".


Stefano Caradonna, Consigliere Comunale: "Noi dobbiamo risolvere questa situazione. L'Ordinanza, da quello che ho capito, non serve, perché arriviamo alla ASL e ci dicono no. Quindi dobbiamo trovare una soluzione. Come la troviamo, in tempi brevi?"

Assessore Cafarchia: "Io questa volta, prima di emettere l'Ordinanza, sono andato dai dirigenti. Li ho avvisati che gli avrei mandato una lettera prima di emettere un'Ordinanza contingibile ed urgente, che ha un effetto diverso, cioè va prima in Prefettura, e poi alla ASL. Di fronte a quell'Ordinanza, gli Uffici devono stare attenti a rispondere. E' da settembre che sto lavorando a questo. Noi diciamoa alla ASL: "Noi abbiamo una struttura, che non è nostra, ma ce l'abbiamo in comodato, e noi chiediamo l'autorizzazione. Se non ci dai l'autorizzazione noi facciamo un'Ordinanza. E la ASL comunque sarà un po' titubante nella sterilizzazione. E' un tentativo per la risoluzione del problema".

Intervento di un cittadino: "Assessore, mi scusi. Voi state parlando di una determinata procedura, e non state parlando di un'emergenza. Questa è una emergenza. Se voi affrontate così le emergenze, allora come affrontate le cose ordinarie? Qui sono anni che c'è il problema, voi avete una priorità: togliere i cani dalle strade. Voi siete i responsabili della sicurezza delle strade. La letterina io la trovo ridicola."

Assessore Cafarchia: "La prima cosa che l'amministrazione ha fatto è stata emettere l'Ordinanza. Abbiamo pure preso i cani. Presi i cani, la ASL ci ha impedito di consegnare i cani da alcuna parte per la sterilizzazione. Non potevamo muoverci. Di fronte a questa cosa, che si fa? La sterilizzazione e la microchippatura del cane non è a cura del Comune, è la ASL obbligata a fare questo. L'emergenza la stabilisce il Comune che ordina l'accalappiamento con un'Ordinanza, dopodiché la ASL si deve fare carico della sterilizzazione. Noi l'abbiamo fatto, dopodiché la competenza della ASL non è stata fatta. Purtroppo non dipende dall'amministrazione pubblica. Noi non stiamo scrivendo le letterine, è un tentativo per risolvere un problema, non per perdere tempo. Perché se noi abbiamo una struttura in cui la seconda parte, quella che è in testa ad un altro organismo, non procede, arrivi ad un certo punto e ti fermi. Come lei, io quando sono uscito per la prima volta dalla ASL ero incredulo, perché mi è stato detto che non potevano fare niente. Purtroppo questa gestione non è affidata solo al Comune, il Comune ha solo la responsabilità. Il Sindaco si becca la denuncia e non può fare niente. E' assurdo. Noi stiamo tentando di trovare una soluzione alternativa al problema."

Intervento di una cittadina: "Assessore, lei a questo punto lei ci promette che entro la fine della prossima settimana ci dice se la ASL ha detto sì o ha detto no? Noi cittadini insieme a voi possiamo fare qualcosa? Andiamo tutti insieme alla ASL? Nel momento in cui lei ha difficoltà, ci andiamo tutti insieme?

Assessore Cafarchia: "Certo, come no, andiamo"

Intervento di una cittadina: "E' possibile che l'amministrazione abbia delle responsabilità e la ASL tecnicamente, penalmente, giuridicamente non abbia alcuna responsabilità?"

Sindaco: "Rispondo io. Colgo l'occasione per riprendere questa domanda. La risposta a questa domanda è scritta nell'evoluzione della giurisprudenza su questo punto. Il massimo organo di tutela della salute pubblica in una comunità è il Sindaco. In materie concorrenti, come nel caso di specie, l'evoluzione della giurisprudenza porta spesso a pronunce di responsabilità solidali, in particolare sul piano civilistico. Sul piano penale la situazione è un po' diversa e molto spesso il cerino resta più nelle mani del Sindaco rispetto alla ASL. Sul piano civile le ultime sentenze si attestano quasi sempre su responsabilità solidale. Come nella vicenda del nostro concittadino tragicamente scomparso qualche anno fa, dove pare ormai che si stia raggiungendo un'intesa per la responsabilità solidale 50% e 50% tra la ASL e la compagnia che assicurava il Comune, e che siamo riusciti a reimmettere forzatamente nella difesa del Comune. Dal punto di vista penale la responsabilità del Sindaco è più accentuata. Semmai dovessi rispondere a processo, io non vedo l'ora. Sarà uno show, ve lo posso assicurare. Perché non è possibile che il gatto si morde la coda e che sistematicamente leggi pongono limiti di 200 cani ai canili nonostante abbiano una capienza almeno tripla, è un'assurdità. Anche il canile di Valenzano ha sempre dovuto vercare la soglia dei 200 perché aveva le potenzialità oggettive. Rispetto alla questione per come tecnicamente affrontare l'emergenza, noi abbiamo la serenità di avere una risposta dalla ASL entro questa settimana, faremo un comunicato sul sito in cui pubblicheremo quella Ordinanza. Quindi io sono convinto che almeno la stragrande parte del randagismo evidente, che si colloca sull'Alveo Torrente Valenzano e Contrada San Leo, questi sono i punti più critici, sarà facilmente eliminata.
Come affrontare a regime il problema. Per chiudere il mio punto di vista e salutarvi, la Lega ufficialmente ci dicesse in che modo e in quanto tempo vuole affrontare il problema. Diversamente, il Comune sarà disposto ad investire nella costruzione della parte sanitaria, non so dove ma certamente su un suolo di proprietà pubblica. Resterà poi in piedi la convenzione per il rifugio con la ditta provata MODI. Perché a quel punto avremmo la parte sanitaria pubblica e la parte sanitaria, che è comunque autorizzata, del privato. Io auspico, e su questo do un indirizzo agli amici della Lega, che si possa raggiungere un Protocollo D'intesa tra Lega ed il privato, affinché le sinergie tra Lega e MODI possano risolversi pacificamente, perché loro hanno volontari, mezzi, passione ed altro e loro hanno il capitale. Così lo abbiamo risolto il problema, lo abbiamo risolto nel giro di 48 ore. Occorre trovare una sinergia privato-pubblico-volontario che possa risolvere il problema, e lo risolveremmo nel giro di pochi giorni, senza scudi e senza barricate."


Intervento di una cittadina: "Voi però potreste cercare di far avvenire questo incontro fra il privato e la Lega. Se volete, noi siamo presenti anche ad affiancare l'amministrazione nel dialogo con la ASL. Se volete invitare i dirigenti della ASL ad Adelfia, nella Sala Consiliare, ci facciamo quattro chiacchiere anche con loro. Li dovete invitare voi amministrazione. Il dirigente ASL lo deve dire a noi il dirigenze che non vuole sterilizzare. E' troppo comodo lasciare tutto sulle spalle del Sindaco. Li invitassero."

Sindaco: "L'incontro sta già avvenendo, ci sta lavorando l'Assessore. Arrivederci."

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Dopo il saluto del Sindaco, ci sono stati altri interventi da parte dei presenti, meno rilevanti dal punto di vista pratico, in quanto la situazione era già stata illustrata esaurientemente da Sindaco ed Assessore.


Download:

Delibera di Giunta Comunale n. 109 del 20 settembre 2012 - Approvazione dello schema di convenzione con società privata del servizio di ricovero dei cani accalappiati e sterilizzati

Schema di Convenzione con società privata del servizio di ricovero dei cani

Ordinanza n. 29 del 2 ottobre 2012 - Provvedimenti per il randagismo

Delibera del Consiglio Comunale n. 41 del 30 ottobre 2012 - Approvazione schema Protocollo D'intesa tra il Comune di Adelfia e la Lega Nazionale per la Difesa del Cane per la realizzazione e Gestione Associata di un Canile Sanitario con annesso rifugio.

Schema di Protocollo D'intesa con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane


Vincenzo Prudente

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