martedì 3 marzo 2015

Oltre il 60% della spesa del Comune di Adelfia è fatta per mezzo di affidamento diretto.

Poco più del 17% viene affidato per mezzo della procedura prevista dal Regolamento Comunale.
Sul sito del Comune di Adelfia, nell'area trasparenza (clicca QUI) è possibile scaricare per tutto il 2014 l'insieme delle determine dirigenziali con le quali sono stati pagati i beni e i servizi acquistati dall'amministrazione comunale.
Il risultato è interessante
Il file che potete scaricare QUI, mostra che complessivamente il costo in beni e servizi nel 2014 è stato pari a € 4.407.122.
Questo totale è fatto per 1,3 milioni da acquisti in affidamento diretto ( contatto diretto e discrezionale); 312 mila euro di acquisti avviene mediante procedura prevista dal Regolamento Comunale che prevede o l'utilizzo dell'elenco fornitori o per mezzo di richiesta di preventivi. Infine 2,2 milioni di euro avviene per mezzo della procedura aperta (appalto)  oltre alla procedura negoziata (stipula di contratto) per 227 mila euro
Al fine di un analisi corretta, ho "stornato" da questo totale alcune voci fisse di cui l'amministrazione non può fare a meno.
Ad esempio le spese di ricovero di minori presso alcuni istituti sono difficilmente negoziabili o attribuili attraverso meccanismi di mercato "aperto"
Stesso discorso per la questione del ciclo dei rifiuti che come potete vedere dalla tabella assorbe la quasi totalità della spesa avvenuta mediante procedura aperta (appalto)

A questo punto arriviamo alla voce "RESIDUI" ossia i valori rimasti dopo lo "storno" innanzi indicato.
La spesa in beni e servizi "residua" è pari a 1,8 milioni e di questa Euro 1.125.668 ( il 61,50%) è attribuita mediante Affidamento Diretto, ossia senza che i responsabili si preoccupino di fare indagini di mercato.
Solo il 17% invece avviene mediante il sistema più trasparente previsto dal regolamento.
Eppure, la tecnologia ci viene in contro. Tutte le ditte e le aziende devoo avere per legge la PEC ( la raccomandata A/R digitale con pieno valore legale). Basterebbe creare mailing list di PEC per tipo di fornitura in beni e servizi e con un semplice click sarebbe possibile richiedere decine di preventivi, in brevissimo tempo.
Fonti del Ministero della PA dimostrano che si può arrivare a risparmiare fino al 30% se le forniture venissero fatte mediane meccanismi di mercato aperto. (nel nostro caso potenzialmente fino a 300.000 euro).
Insomma, un sistema quello dell'affidamento diretto, fin troppo utilizzato che sarebbe ora di ridurre drasticamente.
Antonio Di Gilio

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