giovedì 24 marzo 2016

Adelfiesi al penultimo posto per depositi bancari

Peggio di noi gli abitanti di Bitritto.Il saldo tuttavia tra depositi e impieghi è positivo ma non necessariamente è un elemento positivo.

In prossimità delle elezioni inzio una rassegna di curiosità che possono rivelarsi interessanti elementi di riflessione per coloro che intendono amministrare la nostra comunità

Il file excel che potete scaricare QUI, incrocia il dato dei depositi e impieghi bancari presso le banche cittadine (Fonte: BdI) con i dati relativi alla popolazione al 31/12. Tutto al 2014.

Il dato sui depositi pro-capite che tiene conto di quanti soldi ci sono nelle nostre banche provenienti da famiglie e imprese segnala, se considerati i residenti (dato utile al confronto), che ogni cittadino adelfiese ha 3.370 euro, contro una media della provincia di oltre 12.000 euro. Significa che gli adelfiesi (famiglie e imprese) hanno una ricchezza liquida pari a 1/4 rispetto a quella degli altri cittadini della provincia.
Ovviamente, il dato fa il paio con l'indebitamento e il saldo. Gli adelfiesi non sono molto indebitati e anzi se ragioniamo sulla differenza il conto è positivo. Ossia gli adelfiesi hanno più soldi di quanto ne chiedono in prestito. In realtà questo dato me lo aspettavo. Siamo un popolo tendenzialmente frugale.
Ma questo non necessariamente è un fatto positivo. Infatti, sostanzialmente significa che i nostri risparmi non servono a incentivare attività economica, ma restano "fermi" nei conti correnti.
Basta guardare a realtà ben più ricche e/o industrializzate come Bari o Modugno e si constata come l'indebitamento è fisiologico nelle realtà produttive. Anzi, paradossalmente i nostri risparmi servono proprio a sostenere gli investimenti in queste realtà e non nella nostra.
E' facilmente intuibile che qualsiasi attività imprenditoriale parte sempre da investimenti e quindi prestiti.

Ovviamente, questi dati dicono poco sulla reale ricchezza. Magari gli adelfiesi hanno investito,  sul mattone più di altre realtà ma con  gli occhi dell'attuale mercato immobiliare speriamo non sia successo.

In definitiva, noi adelfiesi siamo relativamente più poveri dei nostri competitors provinciali e quei pochi risparmi servono a sostenere gli investimenti degli altri.

Antonio Di Gilio


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