mercoledì 5 giugno 2013

Mobilità sostenibile: doppio senso per le bici

Girare in bici ad Adelfia non è per nulla facile. L'indisciplina degli automobilisti e lo stato del manto stradale rendono ogni pedalata un rischio, ma a questi si aggiunge un altro ostacolo per il ciclista adelfiese: il divieto di accesso.
Dove c'è un divieto di accesso, contestualmente vige il senso unico di marcia, nel verso opposto. Il senso unico esiste essenzialmente per due motivi: perché la carreggiata è troppo stretta per far passare facilmente due automobili o per decongestionare determinate zone dell'abitato, ad esempio permettendo l'uscita dal centro del paese e non l'ingresso.

La viabilità della nostra città, non diversamente dagli altri Comuni italiani, è studiata esclusivamente per l'automobile. Della bicicletta nemmeno l'ombra. E non è necessario nemmeno constatare l'assenza delle celeberrime piste ciclabili: è sufficiente dare un'occhiata alla segnaletica stradale.
Oggi un ciclista è costretto a percorrere esattamente gli stessi percorsi di un SUV o un furgone. Raggiungere alcune vie del paese in bici diventa quindi avvilente.
L'esempio madre: partire dai pressi del Municipio e arrivare in Piazza Roma. Linea d'aria: 330 metri. Percorso effettivo: almeno 1035 metri imboccando Via Risorgimento, oppure 875 metri optando per Via Marconi. Tutto questo perché Via Vittorio Veneto è a senso unico.
E' palese che, a queste condizioni, sbrigare un semplice affare diventa un largo giro in bici. Non è di certo un male, ma la conseguenza è che la bicicletta, da essere potenzialmente il mezzo più veloce nel traffico urbano, diventa uno scomodo impiccio. Non tutti hanno la mattinata libera per fare un bel giro, e il risultato è che l'uso della bici è drasticamente abbattuto, a favore delle sfreccianti autovetture.

La soluzione che si propone non è di certo il ripristino del doppio senso di marcia in tutte le vie dell'abitato, ben altro: il doppio senso "limitato".
Il doppio senso limitato consiste in una strada in cui un senso è consentito a tutti i veicoli, mentre il senso opposto alle sole biciclette. A sponsorizzare questo sistema è stato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con parere n. 6234 del 21/12/201 di risposta all'associazione FIAB, che ha anche aggiunto le condizioni affinché il doppio senso "limitato" possa essere applicato in condizioni di sicurezza: larghezza della carreggiata di almeno 4,25 mt, divieto di transito al traffico pesante e limite di 30 km/h o zona a traffico limitato. Al fine dell'istituzione del doppio senso "limitato", non è necessaria la segnaletica orizzontale: è sufficiente quella verticale. Resta comunque a completa discrezione del Comune l'istituzione di tale espediente.

Gran parte delle strade di Adelfia è talmente stretta da riuscire a far passare appena un'auto a fianco di un veicolo parcheggiato, e questo rende difficile se non impossibile l'ipotesi di dare spazio alle bici.

Alcune vie "papabili" potrebbero essere: Via Vittorio Veneto, dal Municipio a Piazza Roma e ancora nel piccolo tratto nei pressi dell'arco di Montrone, Via Piscina Nuova, Via S. Maria della Pietà, Via Marconi, Via Risorgimento, Via D'annunzio e Via Vittorio Emanuele, che presto diventerà a senso unico fino a Largo Colella.


E' una soluzione che l'amministrazione comunale deve valutare seriamente. Una soluzione ad un costo irrisorio, ma che potrebbe dare i suoi frutti in una incentivazione dell'uso della bici. Potrebbero sollevarsi dubbi sulla sicurezza di un doppio senso per sole bici, anche in relazione ad alcuni incroci, ma non si può assolutamente affermare che oggi i ciclisti adelfiesi viaggiano in condizioni sicure.

Vincenzo Prudente






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