lunedì 27 marzo 2017

Il consiglio comunale dei record: 21 punti all'ordine del giorno

C'è di tutto all'interno dai 6 punti relativi al bilancio in tutti i suoi allegati, a interrogazioni con le tematiche più disparate (randagismo, piano generale impianti pubblicitari,) passando per approvazioni di regolamento o approvazioni di convenzioni.
Per capire la mole di lavoro ci viene in soccorso la matematica. Per approvare e discutere un singolo punto (ossia leggerlo, spiegarlo e votarlo, senza passare a nessun intervento dei consiglieri) sono necessari almeno 15/20 minuti. Complessivamente sono necessarie almeno 6 ore senza una seria discussione democratica in consiglio.
Senza contare che i punti all'ordine del giorno relativi al bilancio sono stati inseriti in coda, pertanto nella parte finale, con l'obbligo di approvazione entro la giornata, considerato che il 31 marzo è l'ultimo giorno per l'approvazione.
Non è possibile concentrare così tanti punti in una convocazione quando negli ultimi 3 mesi c'è stato il silenzio democratico.
Tradotto, tutto si ridurrà a una semplice alzata di mano, considerata anche la complessità della materia. 
A tal proposito, dopo una settimana non è ancora pervenuta alcuna risposta documentata a domande tecniche precise che per chi ha steso il bilancio e con la documentazione dovrebbe essere in grado di fornire in maniera praticamente immediata.

Bilancio 2017: copia incolla di quelli di Antonacci sempre contestati, ma potenzialmente molto pericoloso

A margine segnalo che anche quest'anno, in piena continuità con la precedente amministrazione, si è detto addio al bilancio partecipato di cui questo blog ha già più volte denunciato

Bilancio partecipato...ma da chi? Un'altra promessa non mantenuta


In questo modo blocco fin da subito la cantilena sul chi c'era prima.
Siete stati votati per fare la differenza. ma a parte le foto in tempo reale sui sacchetti della spazzatura, forma (bilancio identico al precedente) e sostanza (i 21 punti all'ordine del giorno) di differenze ne vediamo ben poche

Antonio Di Gilio 


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