giovedì 17 aprile 2014

Corte dei Conti: Adelfia sotto la lente per le spese sulle consulenze 2011

 Tutto per colpa dell'abortito Museo di Conte Sabini

"In relazione agli esiti del controllo sul rendiconto dell’esercizio 2011 del comune di Adelfia accerta che costituisce irregolarità suscettibile di pregiudicare l’equilibrio finanziario dell’Ente il mancato rispetto dei limiti di spesa previsti dall’art. 6 del d.l. 78/2010." (scarica QUI)

Così si conclude la deliberazione n. 15/2014/PRSP la sezione regionale pugliese di controllo della Corte dei Conti.

Sotto la lente alcune spese di consulenze effettuate dal Comune di Adelfia, le quali hanno "sforato" i limiti di spesa inposti dal d.l 78/2010

Tipologia spesa
Rendiconto 2009
Riduzione disposta
Limite di spesa
Rendiconto 2011
Differenza
Studi e consulenze
0,00
80%
0,00
17.478,80
17.478,80
Relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza
0,00
80%
0,00
0,00
0,00
Sponsorizzazioni
0,00
100%
0,00
0,00
0,00
Missioni
4.800,00
50%
2.400,00
2.400,00
0,00
Formazione
3.000,00
50%
1.500,00
1.500,00
0,00
Acquisto, manutenzione, noleggio, esercizio autovetture
10.800,00
20%
8.640,00
10.500,00
1.860,00
Totale
18.600,00

12.540,00
31.878,80
19.338,80

La Corte dei Conti e l'amministrazione adelfiese, come si evince dalla delibera, hanno intrattenuto una serie di contatti e richieste di documentazioni, a seguito di verifica che hanno portato alla  pronuncia dell'organo di controllo.

Nello specifico, cercando di semplificare la lettura ai lettori, per la voce "Acquisto, manutenzione, noleggio, esercizio autovetture", la Corte ha ritenuto lo "sforamento" valido in quanto quelle spese provenivano da contratti di noleggio in essere non comprimibili.
Sono invece le spese di "Studi e consulenze" ad aver prodotto l'ammonimento. Infatti nello specifico di questa voce rileva:
 
Incarico
Descrizione
Importo
Euro
1
Incarico per redazione relazione paesaggistica
1.378,80

2
Caratterizzazione chimico fisica rifiuti speciali abbandonati su aree comunale
6.050,00

3
Caratterizzazione chimico fisica rifiuti speciali abbandonati su aree comunale
6.050,00
4
Incarico per partecipazione ad un bando regionale per la realizzazione del museo nel Palazzo Sabini
4.000,00

Totale
17.478,8

La Corte dei Conti ritiene che per i punti sub 2) e 3)  effettivamente i costi non rientravano all'interno della normativa che obbligava alla riduzione della spesa.

Al contrario, invece, l'obiezione  riguarda gli incarichi n.1 e 4.
Sul primo punto, La Corte dei Conti sottolinea come l'incarico assegnato si sarebbe potuto evitare se si fossero usate risorse interne. Infatti i giudici sottolineano" Ad avviso del Collegio l’incarico in commento non possiede le caratteristiche degli affidamenti obbligatori per legge. Il conferimento dell’incarico appare piuttosto scaturito dalla mancanza di professionalità interne all’ente locale in grado di effettuare le necessarie valutazioni tecniche, e ciò in aperto contrasto con la ratio dell’art. 6 cit. esplicitamente rinvenibile nella volontà di “valorizzare le professionalità interne”. A nulla è servita la difesa dell'amministrazione circa l'obbligatorietà della relazione, ma sul punto i giudici hanno dato picche

Ma è sull'incarico n.4 che arriva la strigliata al comune. Molti di voi si ricorderanno il tentativo, mal riuscito, di aprire un museo nel Palazzo Conte Sabini. Il giornale locale Hinterland di area PD scriveva :

Nasce il Museo Conte Sabini: L'Amministrazione Antonacci istituisce il Museo e concorre ad un bando regionale per allestirlo, ma PDL e Adelfia nel Cuore abbandonano l'aula per protesta.

Peccato che da quel bando fummo scartati nella fase iniziale per carenza di documentazione (ma l'informazione locale, tranne noi , aveva dimenticato con la stessa solerzia di renderlo noto). Tuttavia, la consulenza per la stesura ci costò 4.000,00 euro ed è su questo che i giudici sono impietosi tanto da scrivere:

"In primo luogo, il Collegio sottolinea che l’esclusione della domanda di partecipazione a causa di una carenza della documentazione presentata – probabilmente causata dall’esiguità del tempo (tre giorni) a disposizione per l’esecuzione della prestazione da parte del professionista - ha trasformato il conferimento dell’incarico in un fatto inutile e dannoso poiché a fronte della spesa sostenuta l’ente non ha conseguito alcuna utilità."

Inutile e dannoso, oltre al fatto che l'incarico fu affidato solo 3 giorni prima della scadenza del bando.

Sulla questione non mi esprimo, lo ha fatto un organo costituzionale

Antonio Di Gilio

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